Profilo Bio-Bibliografico

Greta Salvi è dottoressa di ricerca in Discipline Teatrali presso l’Università Cattolica di Milano (dove è attualmente cultrice della materia) e l’Université de Paris Ouest Nanterre. I suoi ambiti di ricerca riguardano il teatro e le forme para-performative nel XVIII secolo e il teatro-ragazzi. È autrice di Scenari di libertà. Teatro e teatralità a Milano durante il Triennio Cisalpino (Fabrizio Serra Editore, 2015) e di Dagli otto anni agli ottantotto. Il teatro per bambini e ragazzi del Piccolo Teatro di Milano (Marcianum Press, 2020). Ha esperienza professionale nel settore dell’organizzazione e nella promozione teatrale. Dal gennaio 2021 cura la rubrica di critica teatrale di «Rocca», quindicinale della Pro Civitate Christiana di Assisi.

ABSTRACT

Feste pubbliche e teatralità nelle strade: forme di creazione del consenso nella Milano di Napoleone

Abstract dell’intervento a cura di Greta Salvi

In ciascuna delle fasi del periodo di occupazione e dominazione francese in Lombardia (dal 1796 al 1815) si registra l’allestimento di feste pubbliche organizzate dalle autorità politiche e dalle istituzioni. Dall’analisi degli apparati scenografici e dei programmi delle feste organizzate a Milano emergono evidenti differenze nei messaggi che questi eventi vogliono trasmettere. Ciò che li accomuna è il farsi portavoce dei principi, delle ambizioni e dei desideri della classe borghese. Nel Triennio 1796-1799 Milano è la capitale della Repubblica Cisalpina: in questo periodo le feste pubbliche, mutuate da analoghi eventi francesi del decennio rivoluzionario, insistono sui concetti di “libertà” e “indipendenza”, che adombrano i desideri di autonomia politica della borghesia illuminata. È il caso della Festa della Federazione, (9 luglio 1797). Dopo la parentesi della reazione austro-russa, nel periodo della Seconda Repubblica Cisalpina (1799-1802) le feste pubbliche sono incentrate su un insistito richiamo alla pace; come quella sancita dal trattato di Luneville, celebrato fastosamente il 10 aprile 1801. Dopo anni di guerra e di tensioni, la borghesia reclama una tranquillità che le permetta di prosperare: Napoleone sembra potersi fare garante della pace, ecco allora che nel periodo della Repubblica Italiana (1802-1805) si moltiplicano le manifestazioni di gratitudine verso la Francia e di esaltazione della figura del Primo Console; ne è un esempio la festa per il primo anniversario della Battaglia di Marengo (16 giugno 1801). L’esaltazione di Napoleone raggiunge l’apice sotto il Regno d’Italia, come dimostrano l’apparato scenico e performativo della Festa del Senato Consulente per la Pace di Vienna (24 febbraio 1810). Con l’incoronazione di Napoleone a Re d’Italia, la classe borghese spera in una nuova stabilità, sancita dal rinnovato assetto politico e dinastico.