Profilo Bio-Bibliografico

Gianvittorio Signorotto ha insegnato Storia moderna e Storia della storiografia nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le sue ricerche sono incentrate sul rapporto tra potere politico e autorità religiosa nell’Europa dei secoli XVI-XVIII (in particolare riguardo a Lombardia spagnola, Repubblica di Venezia, potentati italiani e corte di Roma). Si è occupato inoltre della tradizione storiografica relativa alla cosiddetta “età della decadenza”, alla luce di una riflessione sulla costruzione dell’identità italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni: Inquisitori e mistici nel Seicento italiano. L’eresia di Santa Pelagia, Il Mulino, 1989; Milano spagnola. Guerra, istituzioni, uomini di governo (1635-1660), Sansoni, 1996. Ha curato, insieme a M.A. Visceglia, il volume Court and Politics in Papal Rome, 1400-1700, Cambridge University Press, 2002 e, con M. Catto, Milano, l’Ambrosiana e la conoscenza dei nuovi mondi (secoli XVII-XVIII), Bulzoni, 2015 (“Studia borromaica”, 28).

ABSTRACT

G. Signorotto – Lo spazio delle pratiche religiose nell’ordine sociale della capitale napoleonica

Il contributo affronta il tema della vita religiosa a Milano, dall’età rivoluzionaria al Regno d’Italia, con una riflessione storiografica e metodologica che ne considera la storia peculiare sotto il profilo dei rapporti tra autorità religiosa e potere politico. Il processo di secolarizzazione, segnato dall’importanza strategica e finanziaria della metropoli lombarda e dalla sua connotazione di “seconda Roma”, mostra elementi di continuità, dal regalismo dei re cattolici, al giurisdizionalismo degli Asburgo, fino all’assetto napoleonico che salda la religione alla politica. Ma una verifica della percezione a livello parrocchiale dei cambiamenti imposti dall’alto evidenzia tensioni ricorrenti e d’altra parte un ricorso al controllo poliziesco che costituisce una rottura rispetto al passato, soprattutto dopo l’ondata di insorgenze antigiacobine, quando ci si convince che le “superstizioni” sono da estirpare in quanto strumento dei reazionari. A Milano il potere politico ha sempre visto nella Chiesa un pilastro dell’ordine sociale, ma qui più che altrove si avverte l’impatto di modelli di politica ecclesiastica imposti in altri contesti europei, insieme alla difficoltà di relegare il potere dei ministri della fede cattolica alla sola sfera spirituale.